domenica 15 novembre 2009

lettera al presidente Nichi Vendola



Signor Presidente,
la decisione di indirizzarLe una lettera aperta, per il tramite della stampa, certo non La sorprenderà: come molti ricorderanno, infatti, lo stesso mezzo è stato da Lei utilizzato, appena qualche mese fa, per rivendicare – con la schiettezza che La contraddistingue – la correttezza della Sua azione amministrativa nel settore della sanità.
Una lettera aperta, questa, che Le giunge proprio nei giorni in cui, sui mezzi di comunicazione, risuonano le Sue parole di allarme – ferme e nette – circa le grandi minacce incombenti sull’integrità ambientale della nostra Regione, ossia le centrali nucleari e i rigassificatori; e il Suo accorato richiamo alla necessità di porre al centro dell’attenzione le province di Taranto e Brindisi.
Ebbene, in questi giorni, proprio nella provincia di Brindisi sta prendendo corpo un progetto viario – la cosiddetta “strada dei colli” – che rappresenta una concreta, gravissima insidia tesa ad un paesaggio fra i più preziosi e ammirati della nostra regione: la Valle d’Itria. Si tratta, infatti, di una strada lunga quasi 5 Kilometri, che dovrebbe collegare Cisternino ad Ostuni, a doppio senso di marcia, dal tracciato irto di curve e dislivelli, e che dovrebbe insistere su di un territorio – comprendente, fra le altre, le contrade di Specchia e Acquarossa – fatto di ulivi secolari, antichi muretti a secco e scorci di campagna incontaminata: ricco, cioè, proprio di quel patrimonio inestimabile che fa, della nostra Terra, un ideale di bellezza e armonia, apprezzato in tutto il mondo.
Non è questa la sede per soffermarsi sulle singolarità del procedimento amministrativo in corso - che pure non mancano: la Provincia di Brindisi che decide di non sottoporre il progetto a valutazione di impatto ambientale; la Regione che rende un parere favorevole in deroga a molteplici vincoli, e che vede i suoi tre Assessori competenti per materia tutti assenti al momento dell’adozione della relativa delibera. E’ questa invece, signor Presidente, la sede per rivolgerLe un appello a considerare l’impatto disastroso che un simile progetto – inutile, costoso e pericoloso – produrrebbe sulla Valle d’Itria; e per indicarLe dei veri e propri segnali d’allarme, giacché nella seduta del Consiglio Comunale di Cisternino, tenutasi lo scorso 27 ottobre, gli amministratori locali hanno espressamente collegato il progetto viario in questione a future lottizzazioni edilizie: un sinistro preludio all’ennesimo esempio di quello ‘sviluppo senza progresso’, fatto di cementificazione speculativa, che – come già ampiamente dimostrato – non è in grado di apportare alcun vero beneficio alle genti di Puglia?
L’ambiente, il territorio, il paesaggio, non sono soltanto beni da tutelare in funzione del concreto, materiale benessere dei cittadini - pur essenziale e primario; ma sono anche simboli, come la Sua sensibilità politica, culturale e umana, signor Presidente, ci ha insegnato a comprendere. Simboli: ovvero, letteralmente, valori che tengono assieme, che uniscono in comunità e che, in tal modo, leniscono alienazione e solitudine. Si legge sui siti web della Regione Puglia: “Ogni luogo di Puglia è la tua storia - ogni luogo di Puglia è la tua identità - ogni luogo di Puglia ti appartiene”; parole, belle e intense, in cui riconosciamo il Suo tratto. Il grande poeta argentino che seppe trarre splendore dall’ombra – forse anche a Lei caro – si chiedeva quando, e in quale mondo, avrebbe saputo, di se stesso, “se fu parola o fu qualcuno”; è questa un’occasione, che non Le sfuggirà, per tener fede a quelle parole, e così dimostrare di essere entrambe le cose.
Con fiducia e stima

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