lunedì 19 aprile 2010

Strada dei Colli: non convincono le ragioni della Regione

I giornali e gli organi di informazione on-line, ormai da mesi, stanno dando ampio risalto al progetto della "strada dei colli", un tratto viario che collegherà le città di Ostuni e Cisternino attraverso un'area pressocché incontaminata della Murgia sud orientale. Non
saremo mia abbastanza grati a chi - giornalisti ed associazioni - ha contribuito a dare visibilità sulla carta stampata e sul web alla nostra protesta, augurandoci che il livello di attenzione sulle deleterie conseguenze che l'opera, così come attualmente progettata,
avrà sull'Ambiente, continui a rimanere alto. Perché è proprio il particolare approfondimento dei media sulle problematiche ambientali del nostro territorio che ci ha consentito di cogliere numerose e stridenti contraddizioni, nelle quali sembra essere incorsa la Giunta di Vendola e, in realtà, anche altre istituzioni - il riferimento è alla Soprintendenza ai beni archeologici - che certo non aiutano a comprendere l'effettiva posizione del governo della nostra Regione sulla "strada dei colli".
Circa un mese fa è stato giustamente dato risalto ad una lodevole iniziativa, voluta dalla Regione, volta a valorizzare i percorsi panoramici pugliesi. E' stata dunque pubblicata una dettagliata mappa ed è stata predisposta e collocata un'apposita segnaletica lungo le strade diligentemente individuate nelle aree più suggestive dei monti di Cisternino.Tutto apparentemente perfetto, verrebbe da dire: si è valorizzato il nostro territorio; si è data la possibilità a giovani e valenti menti di svolgere il lavoro per il quale si sono formate, e lo
hanno svolto davvero bene; si è quindi dato impulso ad una notevole attività di promozione delle bellezze e dei simboli della nostra Regione sempre più orientata ad incentivare un "turismo sostenibile".
PECCATO - perché è davvero un peccato - che i percorsi con vista mozzafiato siano pressocché sovrapponibili con il tracciato della "strada dei colli". Ed allora una volta realizzato il progetto, così tanto voluto dal Comune di Cisternino, di panoramico resteranno gli incroci canalizzati, le piazzole di sosta con le fioriere, le rotatorie e magari anche una stazione di servizio con le colonnine per il carburante a forma di trullo, tanto per renderle più compatibili con l'ambiente circostante. Ma soprattutto ci chiediamo: cosa ne sarà della mappa dei percorsi turistici che qualcuno avrà pur pagato con danaro pubblico? Cosa ne sarà del lavoro dei giovani che hanno lavorato al progetto, che hanno profuso tutto il loro impegno per realizzare questa iniziativa? Qualcuno dovrà pure dare delle spiegazioni in merito alla realizzazione di una mappa che tra breve non guiderà più nessuno e che non porterà ad ammirare le bellezze naturali pubblicizzate. Ma le stranezze di questa vicenda non finiscono qui. Tempo fa chiedemmo agli assesori regionali Amati ed Introna la ragione per la quale, pur avendo una competenza per materia in relazione ad un tratto viario che attraversava una zona di pregio paesaggistico, avessero ritenuto di non presenziare alla seduta di Giunta nel corso della quale era stato deliberato il parere favorevole all'opera. Ebbene l'assessore Introna ci rispose affermando che, proprio quel giorno, era stato impegnato, unitamente all'avvocato Amati, in un incontro tenutosi alle isole Tremiti, finalizzato alla difesa del suolo e di non aver, quindi, potuto partecipare alla deliberazione.
Per carità, le isole Tremiti sono tra i gioielli più preziosi della nostra Puglia e, senza alcun dubbio, meritano la massima attenzione da parte dei nostri amministratori. Ma ciò non ci permette di comprendere la ragione per la quale  l'assessore Introna e l'assessore Amati non
abbiano inteso rispondere quando abbiamo comunque chiesto loro un'opinione sul progetto.
Eppure l'avvocato Amati è da sempre a conoscenza delle problematiche di Cisternino, ha ricevuto tanti incarichi professionali dal Comune, lo si incontra spesso tra i vicoli del paese e tutti noi seguiamo ed apprezziamo il suo impegno nella difesa del territorio. Ma sulla
strada dei colli no !!!Sulla "strada dei colli" non ha inteso esprimere alcun commento, alcuna opinione, fosse stata anche di sostegno al progetto. Ed allora ci chiediamo perché mai questo disinteresse per la sorte dei monti di Cisternino a fronte di tanto impegno in altre zone della Puglia?
Ci si oppone - giustamente - alle trivellazioni della Northern Petroleum sulla costa di Monopoli, con tanto di sindaci con striscia tricolore e gonfaloni che fanno a gara per farsi fotografare accanto al presidente Vendola; ci si oppone, altrettanto giustamente - alle
trivellazioni della Petroceltic Else al largo delle isole Tremiti; ma poi non ci si oppone ad altre società inglesi che intendono costruire le villette ed i villaggi sui monti di Cisternino.  Si tenta di rimediare ai disagi causati dalla frana di Montaguto, che da diversi mesi ha interroto i collegamenti ferroviari con la capitale, ma non si considera la ricaduta che la realizzazione della "strada dei colli" potrebbe avere sull'assetto idrogeologico della zona. Ed infine si presentano ricorsi contro la strada Maglie-Leuca ma ci si costituisce in giudizio contro i privati che tentano di opporsi ad uno scempio di analoga portata: quello della "strada dei colli".
E, proprio a questo proposito, non troviamo affatto convincente la risposta dell'assessore Barbanente che, comunque, ringraziamo per la rapidità con la quale ha riscontrato le nostre mail e per aver accettato il contraddittorio con dei cittadini che chiedono soprattutto chiarezza.
Non riesce, infatti, proprio a convincerci il fatto che ci si debba ostinare nella realizzazione di una strada obsoleta perché concepita decenni fa - come infatti sottolinea l'assessore Barbanente - quando non esisteva una sensibilità per l'ambiente che oggi, per fortuna, esiste. Non ci convince il fatto che un'opera del genere non sia stata sottoposta ad un'attenta Valutazione di Impatto Ambientale. Non ci convince il fatto che, nonostante le prescrizioni dettate dalla Regione sull'espianto e l'impianto dell'intero patrimonio botanico
vegetazionale, il Comune abbia controdedotto - lo si legge nel corpo del parere reso dalla Regione - che verranno reimpiantate solo le piante tutelate dalla legge. Non ci convince il fatto che si sia derogato a numerosi vincoli esistenti nell'area, consentendo alla strada di fare lo slalom tra trulli, boschi e masserie. Non ci convince il fatto che si continui a voler ignorare che, da qui a poco, sorgeranno sui colli di Cisternino le lottizzazioni con tanto di
"villette stile masseria" con vista mare.
La Regione tutte queste cose le sapeva quando ha espresso il parere,  è stata da noi tempestivamente informata  e, comunque ora, queste cose le sa e deve prendersi le sue responsabilità. Noi andremo fino in fondo a questa vicenda ed aspetteremo a mani nude - per usare un'espressione del nostro Governatore -  le ruspe di ultima generazione che il comune manderà per distruggere la nostra terra.

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