venerdì 13 dicembre 2013

La Nostra Voce negli uffici della REGIONE PUGLIA

2.Dicembre.2013 

Questa mattina, in rappresentanza di tutti coloro che ritengono il Progetto ultimo della Strada dei Colli qualcosa di dubbia utilità e di dubbia Sostenibilità Ambientale, mi sono recato insieme ad Alberto, Bruna, Angelo, ed altri 2 rappresentanti del “Comitato per la Salvaguardia Ambiente e Territorio Cisternino”, presso gli Uffici della REGIONE PUGLIA, nello specifico, ci ha ricevuti l'Architetto Maria Lamacchia, Dirigente dell'Ufficio di Attuazione e Pianificazione Paesaggistica. 


Cerco di fare, brevemente, il sunto di quanto discusso oggi. 
La prima cosa che l'architetto ci ha detto è che Lei non conosce ancora il progetto della nuova strada. Poi però ha detto che "casualmente" si trovava il sindaco Baccaro in quei corridoi pochi giorni fa e che altrettanto "casualmente" il sindaco aveva in mano qualche planimetria della bozza di progetto. In effetti, che Lei conoscesse già il nuovo progetto, si evinceva anche successivamente quando la stessa, usando le stesse parole di sindaco, vicesindaco e presidente della giunta, parlava di eventuale deroga alla Lunardi per fare una strada più stretta di quanto la LEGGE stessa Obbliga a fare (il paradosso: si dice di voler fare una strada più sicura delle altre, chiedendo di farla più stretta di quanto la LEGGE, per motivi proprio di SICUREZZA Obbliga a fare), parlava di minore impatto rispetto alla precedente in quanto questa riprende parte di strada già esistente. 

 
E' stato facile per noi, a questo punto, farle notare che NON si può assolutamente parlare di impatto minore o superiore all’impatto dei precedenti progetti, semplicemente perché per NULLA è stato VALUTATO e, ad ogni modo, non è detto che se inferiore ai precedenti progetti, sia da ritenere così basso da rientrare nei "limiti di tolleranza". Abbiamo inoltre fatto presente all' Architetto, che stiamo parlando di una zona davvero più unica che rara, di una zona dove ogni metro quadrato ha un valore eccezionale, tra muretti a secco, macchia mediterranea con tipicità della bassa murgia uniche al mondo, terreni coltivati con Ulivi e altre colture, "tratturi", reperti, zone di interesse archeologico, animali d'allevamento e di compagnia, ecc., dunque di una zona dove una Seria TUTELA e Rivalutazione dovrebbe essere progettata e messa in atto (a partire dalla più semplice ed economica bonifica del famoso tratturo tanto caro al Vice sindaco, che ahimè è pieno di amianto, vetro, bossoli, ecc.), piuttosto che progettare un'infrastruttura larga più del doppio delle attuali strade lì presenti, che per la sua forzata volontà di seguire la strada già esistente, presenta diverse criticità dichiarate dagli stessi progettisti (da qui nasce la necessità di creare le 3 rotonde di circa 25 metri di diametro, al posto di “curvoni ad U”). 

Ecco qui riportato il testo che i progettisti per l'appunto affiancano alla planimetria pubblicata sul sito del comune (perchè il Comune non pubblica tutte le slide della presentazione del 07.10.2013?): “per restare aderenti al tracciato esistente NON SI RIESCE A DARE OMOGENEITA’ AL TRACCIATO, in particolare le problematiche principali (escludendo quelle GIA’ in DEROGA previste nella bozza) sono: non si riesce ad avere una delta V inferiore a 5km/h per i passaggi da tratti a Vp max a curve a velocità inferiore (ma questo vincolo non era rispettato neanche nel progetto del 2009); non si riesce a rispettare il rapporto tra i raggi di due curve circolari riportato nell’abaco del DM2001, né il raggio minimo rispetto alla lunghezza del rettifilo; non si rispettano i valori minimi delle clotoidi, stante il basso angolo di deviazione della poligonale dell’asse principale, in particolare il criterio dinamico Particolare PROBLEMA è rappresentato dagli accessi e dalle intersezioni, stante la tortuosità del tracciato, molti di essi avvengono in curva. La progettazione in allargamento della sede esistente comporta necessariamente un incremento di recinzioni private da demolire e ricostruire, nonché un AUMENTO DELLE INTERFERENZE su cui intervenire."

Andiamo avanti, 
REALE UTILITA’: Altra cosa importante è che, per nuove infrastrutture, è fatto obbligo mantenere una distanza dai boschi di almeno 100 metri, tranne se trattasi di strade che dimostrino un reale INTERESSE e UTILITA’ PUBBLICA. E quì entra in ballo un altro ufficio regionale, che è l’ufficio Trasporti al quale con il Comitato, faremo quanto prima presente la nostra intenzione di incontrare un responsabile per sentire la loro. E, sempre a proposito di Utilità pubblica della strada, è e sarà da mettere in discussione una ormai obsoleta e parecchio discutibile delibera datata 2007, che aggettiva il vecchio progetto sui colli come “raccordo strategico” (anche l’arch.Lamacchia stamattina in effetti non ci ha corretti né contraddetti, quando le abbiamo fatto notare che di strategico c’è poco o nulla in questo progetto in quanto abbiamo ben 3 strade che uniscono Ostuni a Cisternino ed in quanto proprio tra i cittadini che dovrebbero apprezzare l’utilità ed il “raccordare strategicamente” di questa strada, si raccolgono centinaia di dissensi, con tanto di firme). 

ALTERNATIVE: al contrario del vice sindaco Zizzi che, rifiutando le possibilità di Alternative drasticamente differenti da questo progetto, disse “accetteremo proposte migliorative che saranno oggetto di vaglio e di studio per poter, diciamo, nei limiti del possibile, farle proprie e inserirle nel progetto”, pare che l’Ufficio di Attuazione e Pianificazione Paesaggistica, abbia L’OBBLIGO di vagliare eventuali ALTERNATIVE utili a VALORIZZARE ulteriormente il paesaggio (e per valorizzazione si intende la conservazione piuttosto che ferite insanabili, si intende l’esaltazione di quello che gli antenati ci hanno lasciato ed i proprietari terrieri coltivano, piuttosto che migliaia di metri quadri di consumo di suolo, asfalto e calcestruzzo per 6km) ed in questo caso le varie “bretelle” che allaccerebbero la già (ahimè) esistente incompiuta strada dei colli con Casalini e la strada già comodissima che porta a Cisternino sarebbero da prendere in seria considerazione in quanto ridurrebbero l’opera da 6 a circa 1 km. 

PPTR (piano paesaggistico territoriale regionale) e Strada dei Colli: la cara Bruna Bianchi oggi presente, ha introdotto verbalmente e consegnato all’Ufficio di Attuazione e Pianificazione Paesaggistica una Sua RELAZIONE che prende in esame alcuni punti salienti del PPTR, rapportandoli e sottolineandone le contraddizioni e incongruenze, con il maledetto progetto. Mettendo quasi all’angolo il dirigente ed i suoi tentativi di alleggerire o smussare l’evidente criticità della cosa. Bene, sperando di non aver dimenticato niente, questi erano i punti salienti dell’incontro avuto oggi in Regione. 

Sinceramente, non lo nascondo, ipotizzavo già quello che ho appurato oggi, e cioè di un Ufficio non al 100% sincero col cittadino, di un ufficio che come pianificazione paesaggistica conserva ancora idee e metodi di circa 40/50 anni fa, quando in effetti le strade non c’erano e quelle da progettare e costruire, servivano a portare ruote, luce ed acqua a gente altrimenti isolata da tutti e da tutto. 
Ma oggi non è così, lo abbiamo detto alla dirigente di questo ufficio, lo diremo a chiunque ancora non l’ha capito. OGGI E’ ORMAI TARDI per ragionare in tal senso. Ne siamo più che convinti. Alcune leggi lo dicono, oltre a noi cittadini. Prima di un autostrada in mezzo agli ulivi ed in mezzo agli incantevoli sali-scendi dei Monti Cistranesi, ci sarebbe da lavorare su progetti MOLTO più UTILI al Popolo, con priorità in alcuni casi assoluta! 

STOP al Clientelismo che arriva ovunque, STOP alla CEMENTIFICAZIONE. 

Aprite gli occhi e tornate coi piedi per terra, oppure, e non voglio essere tragico, ma semplicemente realista, nel giro di altre 2 o 3 generazioni a venire, l’essere umano assisterà ad uno spettacolo poco felice. 

Ringrazio tutto il “Comitato per la Salvaguardia Ambiente e Territorio Cisternino”, e tutti coloro che, PARTECIPANDO ATTIVAMENTE alle vicende pubbliche, dimostrano che l’unione fa la forza, specie quando si ha a che fare con la Distruzione e con l’interesse di pochi, e non solo per quanto riguarda il Territorio o l’Ambiente. 

Questa strada dei COLLI sta diventando una noia, per alcuni un Incubo, lo so, ma ATTENZIONE che non è solo una questione di 6km di cemento e bitume, stiamo parlando della VOCE FORTE di una gran parte di Cittadinanza che chiede una sterzata netta a quello che è, forse, uno dei peggiori modi di amministrare la COSA PUBBLICA.

 Rocco Caliandro

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