giovedì 23 gennaio 2014

La Strada dei Colli seppellirà la Via Franchigena!

La lettera aperta del Prof. A.C. Sandino, storico e giornalista ad Alberto Vannetti.


 


Caro Alberto, per giustificare il dissennato progetto della Strada dei Colli, Semeraro dice che renderà più comodi e veloci i collegamenti con i santuari di San Biagio e Sant'Oronzo. Secondo lui i moderni pellegrini viaggiano in auto e in autobus... Che sciocchezza! Il Semeraro non sa che appena qualche centinaio di metri in linea d'aria verso il mare corre la Via Francigena che, per intenderci, è l'equivalente italiano del famoso Cammino di Santiago di Compostela. E' da prima dell'Anno Mille che la Via Francigena, che parte da Canterbury, in Inghilterra, è percorsa dai pellegrini diretti a Roma (1.600 km) e poi da Roma a Brindisi (altri 700 km), che era il principale porto d'imbarco per Gerusalemme. E come viaggiano queste turbe di fedeli? A piedi, rigorosamente a piedi, o tutt'al più in bicicletta. E su strade non asfaltate, ma sentieri, tratturi, mulattiere, viottoli, resti di antiche strade romane. Tutto il percorso ormai è segnalato (anche per il Gps), suddiviso in tappe di 20-30 chilometri e fornito dei servizi essenziali per trovare acqua, cibo e ospitalità per la notte, cioè alberghi, ostelli, trattorie, ristoranti, spacci. Il Cammino di Compostela, coi suoi oltre duecentomila viandanti all'anno, è già stato proclamato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco e riceve cospicui finanziamenti dal Consiglio d'Europa. La Via Francigena per ora è stata dichiarata Itinerario Culturale Europeo ma è chiaro che i finanziamenti aumenteranno, visto il numero crescente dei pellegrini, soprattutto tedeschi, francesi e italiani. Pellegrini? Sì, ma non dimentichiamo che sono anche dei turisti: turisti che vanno soprattutto a piedi e stanno alla larga dalle (pericolose per loro) strade asfaltate. Il Cammino di Compostela in questi ultimi anni è diventato una voce importante dell'industria spagnola del turismo. Ma là non ci sono dei Semeraro che vogliono far viaggiare i fedeli in pullman. Cordialmente,
A. C. Sandino



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