domenica 3 agosto 2014

Quelli del comitato sono dei facinorosi e l'urbanista padre del Pptr Puglia, Magnaghi, non sa nulla.


Intervista al vicesindaco di Cisternino avv.Vito Zizzi Alle ore 19,35 di venerdi 25 luglio 2014, Vito Zizzi, vicesindaco di Cisternino con delega di assessore ai Lavori Pubblici, ha ricevuto il cronista nel suo studio di avvocato in Cisternino, Via Roma 92, che ospita la moglie, anche lei avvocato, e ha rilasciato la seguente intervista esclusiva attorno alla nota questione della Strada dei Colli, che da mesi, anzi da anni ormai, toglie il sonno a molte persone, compreso lui.  

Vicesindaco Zizzi, si figuri che ho trovato nel web, e più precisamente nel sito Vox Vici, una sua nota in cui lei affermava che il nuovo progetto della Strada dei Colli avrebbe dovuto essere “concertato e condiviso” tra tutte le parti in causa, e in primis con il Comitato del No alla Strada dei Colli. Questo lei affermava in data 26 maggio 2011. Ma in questi tre anni non è stato concertato e condiviso proprio un bel niente. Perchè ha cambiato idea?

Io? Io non ho cambiato idea. Sono stati quelli del Comitato che, dopo avere chiesto un incontro con il Comune e dopo che gli avevamo proposto una data, sono spariti, non si sono più fatti sentire... 

Mi consenta, avvocato: voi di fatto avevate proposto una data che a loro risultava improponibile per il buon motivo che cadeva alla vigilia della loro manifestazione del 27 aprile, e quindi avevano chiesto un rinvio. Ma rinvio non c'è stato. E suppergiù lo stesso è accaduto con il referendum... 

Il referendum? Ma il referendum noi l'abbiamo persino approvato, e questo proprio grazie al sottoscritto. Però c'era una difficoltà. E' che su questa questione specifica della Strada dei Colli, essendo l'opera già in opera, il referendum non si può fare. Perchè se vincesse il No,visto che essendo in opera sono già stati spesi e stanziati dei fondi, chi li pagherebbe? 

Capisco. Veniamo al dunque. A che punto siamo con questa Strada dei Colli? 



Segue il suo iter. Adesso siamo in attesa delle varie autorizzazioni da parte soprattutto della Regione. Che non mancheranno, visto che il progetto si è adeguato alle varie osservazioni, anche quelle che sono venute dal Comitato del No e dal Consiglio comunale. E infatti sono stato proprio io, in primis, a chiedere che la strada fosse più stretta, che cioè fosse ridotta a metri 2,75 per corsia... Guardi, se stringiamo ancora un po' noi due a piedi, se ci incrociamo, non ci passiamo più... 

Piano, avvocato. Alla corsia di marcia bisogna poi aggiungere la banchina... 

Giusto. E sono 50 altri centimetri. Quindi arriviamo a 3,25 per corsia, che moltiplicato per i due sensi di marcia fa già 6,50. 

A questo, se non sbaglio, bisogna aggiungere i canali di scolo per l'acqua...

Ah no, i canali di scolo li scaviamo al di là dei muretti... Avvocato, sta scherzando? Ma vuol dire trasformare la strada in un torrente... In effetti gli ingegneri della Technital non li volevano, perchè dicevano che i canali scavati al di là dei muretti, finisce che i contadini li riempiono di terra. Sono stato io a chiederglielo. Ma che cosa vuole che ne sappiano gli ingegneri della Technital, che sono dei veneti? Che cosa sia un muretto a secco gliel'ho dovuto mostrare io, con delle fotografie. 

E lo ha fatto in occasione di un suo viaggio a Verona, in compagnia del sindaco Baccaro, un giorno della scorsa primavera?

Viaggio che, ci tengo a precisarlo, ci siamo pagati di tasca nostra. Così come, sempre con soldi nostri, abbiamo pagato le spese ai tecnici della Technital che sono venuti a Cisternino. 

Le auguro che nessuno ci trovi qualcosa di strano, in questo investire soldi privati in atti pubblici...Ma perchè c'è sempre di mezzo la, mi consenta, famigerata Technital? 

Lei non sa quanto avrei preferito un'azienda pugliese e dei tecnici pugliesi. Ma purtroppo, quando le gare d'appalto superano un certo importo, ci vuole un bando a livello europeo. La Technital lo vinse una diecina di anni fa, col precedente progetto che è stato bloccato dalla sentenza del Tar. Il progetto attuale è dunque solo una variante del precedente, e di conseguenza noi non abbiamo potuto risolvere il rapporto. Certo ci sarebbe piaciuto che ci fosse un'azienda della regione, ma le norme non le stabilisco io. 

Di pugliese, anzi, di cistranese c'è invece il Comitato del No... 

Ma quali cistranesi! Il Comitato del No è solo un gruppo di facinorosi. Ecco chi sono: dei fa ci no ro si... E il più facinoroso di tutti è quel romano, quel mascalzone, quel Van...

Avvocato, si calmi... E invece mi dica: il paese mormora, si dice che gran parte dei terreni che trarrebbero beneficio dalla nuova strada, i terreni dei Colli appunto, quelli che godono della famosa “vista a mare”, sono stati acquistati già da tempo da alcuni facoltosi impresari... 

Io non l'ho mai sentito dire. 

In paese circolano dei nomi: tali Miccoli, Soletti, Semeraro e altri che hanno formato un fantomatico Comitato del Sì, a difesa del progetto di Strada dei Colli. Li conosce?

Mai sentiti.

Conosce almeno la Sunit, questa società “off shore” che tempo fa ha acquistato qualcosa come 14 ettari di collina e ha dei progetti per una ventina di “masserie a schiera”? 

“Su” che?

Sunit. Che in inglese si pronuncia “sanit”... 

Mai sentita.

L'altro giorno ho intervistato il professor Alberto Magnaghi, l'urbanista che è stato il padre del nuovo Piano paesaggistico territoriale regionale di Puglia che dovrebbe essere approvato in settembre. Mi ha parlato del Pptr come strumento di democrazia partecipativa, di autogoverno del bene comune territoriale, di conservazione e aumento di valore del patrimonio paesaggistico, e così via. Di spazio per una strada come la Strada dei Colli non ce n'è proprio... 

Senta, io il Pptr lo conosco bene e dico che la Strada dei Colli è rispettosa delle norme previste dal Pptr. E' Magnaghi che non conosce quello di cui parla, e tantomeno conosce le esigenze di chi vive in queste terre. Venisse a vedere, farebbe bene a venire... 

Vicesindaco, mi consenta: adesso le sta sparando un po' troppo grosse.

Ah sì? E allora sa cosa le dico? Se mi trovate da investire altrove i quattro milioni di euro stanziati dal Cipe per la costruzione della Strada dei Colli, io rinuncio alla Strada dei Colli... 

Promesso?

Promesso.  

intervista di Gabriele Invernizzi

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